Vegan fin da piccoli: una scelta possibile!
Essere genitori non è mai semplice, ma a maggior ragione se si è vegani. Da una parte si é consapevoli di stare facendo quella che reputiamo la scelta migliore per i propri figli, dall’altra spesso ci si ritrova giudicati sulla base di qualche triste e isolato fatto di cronaca o su tanti infondati luoghi comuni.
La dieta vegana viene generalmente associata a malnutrizione e a conseguenti problematiche dei più piccoli, ma in realtà questo non corrisponde assolutamente al vero.
“Dall’Accademia Americana di Nutrizione e dall’Accademia Americana di Pediatria l’alimentazione vegetariana e anche quella vegana, se ben pianificate, sono ritenute sicure in tutte le fasi di vita: gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia, adolescenza, età adulta e addirittura nel caso si tratti di un atleta“, afferma il Prof. Leonardo Pinelli professore di Pediatria presso l’Università di Verona e Direttore Unità Operativa di Diabetologia, Nutrizione Clinica e Obesità in età pediatrica.
Il problema si pone semmai quando un bambino – ma può accadere anche a un adulto – viene sottoposto a una determinata dieta in maniera disinformata, senza tenere in considerazione il fabbisogno specifico della sua età.
La cosa fondamentale è che – vegano o no – al bambino venga fornita una grande varietà di cibi, in accordo con una dieta bilanciata. I primi alimenti che assaggiano i bambini consistono in frutta, vegetali, riso e cereali – alimenti di per sé vegani. Andando avanti si possono introdurre proteine vegetali come tofu, tempeh e legumi…senza bisogno della carne!
Sempre secondo Pinelli, i genitori vegani non vanno però lasciati soli:
“Il fai da te è dovuto alla scarsa competenza pediatrica in questo settore. I medici, anche pediatri, in presenza di una famiglia che richiede un divezzamento vegano lo sconsigliano fortemente, perché ritenuto rischioso, creando inutili allarmismi. Quando invece, i bambini divezzati con una alimentazione vegana ben pianificata da pediatri esperti, crescono in modo ideale (stessa altezza e minor massa grassa degli onnivori)“.
Quindi gravidanza e bambini vegan assolutamente sì, ma sempre con supervisione di un pediatra! E per trovare quello giusto ci si può affidare alla Rete Famiglia Veg, creata da professionisti della nutrizione presenti in tutta Italia.
Ma una volta superato il problema nutrizionale rimane quello sociale: agli occhi degli altri genitori quelli vegani appaiono come ossessivi o semplicemente esagerati. Anche qui, si tratta di trovare qualche piccolo stratagemma per far comprendere al prossimo che ci sono seri motivi dietro la nostra scelta e che non si è poi così diversi.
Sì dunque all’organizzazione di feste e pic-nic a base di cibi vegetali, al portare dolci ed altre pietanze vegan alle occasioni di ritrovo, o perché no all’organizzare per i bimbi una gita ad un santuario per animali. Già, perché la scelta vegan non si limita solo al cibo, ma si estende a tutte le attività quotidiane: è un modo di considerare tutti gli animali come individui e nessuno di loro come intrattenimento, abbigliamento o cibo.
In ogni caso ciò che conta davvero è l'informazione: oggi più che mai insegnare ai più piccoli il rispetto di animali e ambiente e renderli capaci di porsi delle domande sul mondo che li circonda è un modo di formare degli adulti consapevoli e attenti alla salvaguardia del nostro pianeta.