La storia di Gnocca e Bella: due galline amiche per la cresta
Gnocca e Bella sono due galline con una storia fuori dal comune: dopo aver vissuto in un allevamento, l’una in uno generico e l’altra in uno intensivo, sono state adottate dalla famiglia di Gaia, che da allora se ne prende cura trattandole con amore e rispetto.
Siamo abituati ad avere per casa cani e gatti, a volte criceti o conigli, ma chi dice che anche gli animali cosiddetti “da reddito”, come le galline, non abbiano anche loro voglia di coccole o di giocare? Similmente a quello che fanno Steve Jenkins e Derek Walter sul profilo della maialina Esther, anche Gaia, sul profilo, racconta la quotidianità assieme a Gnocca e Bella e ci aiuta a rompere i molti pregiudizi nei confronti di questi animali.
L’obiettivo di Gaia è infatti quello di far scoprire a chi ancora non lo sa quanto siano meravigliose le galline: sin da bambini ci sono state inculcate talmente tante informazioni sbagliate su questi animali, che scoprire i lati del loro carattere, le loro capacità e le loro abitudini, è una sorpresa costante. E no: le galline non sono affatto stupide! Gnocca e Bella non sono speciali in quanto Gnocca e Bella: le galline sono animali domestici che si sono coevoluti con l’essere umano (al contrario, ad esempio, dei pappagalli), se trattate rispettando i loro bisogni e i loro spazi, tutte le galline possono esprimere il loro carattere unico.
Identikit di Gnocca
È nata tra febbraio e marzo 2020, ed è rimasta in un allevamento generico finché non è stata adottata, a 3-4 mesi. Le sue particolarità sono: zampe sempre pulite e splendenti, è amante delle passeggiate sulle spalle degli esseri umani, è curiosa, silenziosa, sempre composta. Le piace schiaffeggiare i gatti ed è la “fisioterapista” di Bella, perché l’ha aiutata a camminare.
“Per noi, oltre che essere una compagna di vita, Gnocca è un mezzo di riscatto contro l’allevamento senza etica e contro la visione delle galline come semplici e stupide fabbriche di uova”, si legge sul loro profilo.
Identikit di Bella
È nata probabilmente nella primavera del 2019 ed è stata adottata a dicembre del 2020, quando aveva circa 18 mesi. Ha trascorso la prima parte della sua vita in un allevamento intensivo all’aperto. I suoi segni particolari sono: teneramente ingenua, entusiasta della sua nuova vita, curiosa, golosa, talmente chiacchierona da aver fatto tornare a Gnocca la voglia di usare la sua voce.
“Sul corpo di Bella sono incisi i segni di un’esistenza atroce. Ha bisogno di essere trattata con delicatezza, di vedere movimenti lenti e conoscere tocchi leggeri. La sua storia non può essere raccontata senza sentirsi colpiti nel profondo ed eticamente obbligati a fare qualcosa.”, dice Gaia.
Scopri come sostituire le uova
La storia di Gnocca e Bella è anche un mezzo per denunciare le crudeltà che questi animali devono subire quando vengono allevati per la produzione di uova. Che vivano in un allevamento in gabbia o all’aperto, il loro destino è lo stesso: produrre più uova possibile finché il loro corpo glielo permette. Una volta calata la produzione, vengono mandate al macello.
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