Zucchine ripiene

Ingredienti

3 zucchine
1 piccola cipolla
una dozzina di olive
una manciata di pomodori secchi
1 cucchiaio di capperi
1 bicchiere scarso di fiocchi di avena
olio extravergine di oliva
sale
pepe
erbe aromatiche timo, maggiorana, origano, basilico
per guarnire frutta secca

Zucchine ripiene

Le zucchine ripiene sono un classico, sono buonissime anche nei giorni seguenti alla preparazione, e non vi deluderanno 😉

  • 30 min
  • Porzioni 2
  • Facile

Ingredienti

Procedimento

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1
Fatto

Preriscaldate il forno a 190°. Mettete a bagno i pomodori secchi in acqua calda. Fate lo stesso con i capperi, in una seconda ciotolina. Tritate la cipolla e mettetela in una padella con un filo d'olio.
Lavate e spuntate le zucchine e dividetele in due tronchetti. Tagliate ogni tronchetto a metà per il lungo, quindi scavatelo con un cucchiaino lasciando i bordi ai quattro lati (in modo che possa contenere il ripieno).

2
Fatto

Tritate grossolanamente la polpa asportata dalle zucchine. Soffriggete la cipolla, aggiungete la polpa delle zucchine, salate e cuocete per 4-5 minuti a fuoco vivo.

3
Fatto

Nel frattempo, sciacquate i capperi, le olive e i pomodori secchi. Tritateli sempre in modo grossolano. Uniteli al contenuto della padella, a fuoco spento, con i fiocchi d'avena e abbondanti erbe aromatiche. Se vi piacciono, unite una bella manciata di semi o frutta secca spezzettata.

4
Fatto

Riempite le barchette di zucchina aiutandovi con un cucchiaio e infornate per 15 minuti. Sono ottime anche nei giorni seguenti, sia fredde che calde.

Betti Taglietti

Dottoressa in biologia della nutrizione e tecniche erboristiche e foodblogger.

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Sono Dottoressa in Biologia della Nutrizione e Tecniche Erboristiche, mi occupo di didattica e ho una lunga storia d’amore con i fornelli alle spalle. Ho scelto di essere vegan nel 2009, per cercare di inquinare il meno possibile e risparmiare acqua e combustibili fossili. Nel corso degli anni mi sono accorta di quanto stessi meglio e di quanta sofferenza avessi evitato a migliaia di animali. In tutti questi anni, ho cucinato per centinaia e centinaia di persone, prima come volontaria nella cucina di diverse feste estive e poi con catering, corsi di cucina, workshop e showcooking. Mi divido tra il lavoro con Essere Animali, dove mi occupo delle campagne di food policy, e i corsi di cucina vegan e naturale, sia molto generale che molto specifica. Saltuariamente collaboro anche con le scuole in qualità di educatrice ambientale, per insegnare educazione alimentare, e con gli orti botanici milanesi, ai quali sono molto legata. In primavera, aiuto a fare chiarezza tra le erbacce, insegnando come riconoscere le più comuni erbe selvatiche lombarde.

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