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Trofie al pesto di gambi di cime di rapa con pomodorini secchi, olive taggiasche e nocciole

Ingredienti

200 g di cime di rapa gambi
6 pomodorini secchi
2 cucchiai di granella di nocciole
2 spicchi di aglio
olio extravergine di oliva
3 cucchiai di olive taggiasche
1/2 cucchiaio di sale integrale
200 g di trofie

Trofie al pesto di gambi di cime di rapa con pomodorini secchi, olive taggiasche e nocciole

Squisito e nutriente primo piatto caldo per coccolarsi quando fuori fa freddo.

  • 55 min
  • Porzioni 2
  • Facile

Ingredienti

Procedimento

1
Fatto

PREPARAZIONE E COTTURA DELLE CIME DI RAPA

Dopo aver lavato i gambi, cuocerli a vapore secondo il metodo preferito.
Io utilizzo una pentola capiente con dentro due dita d’acqua, poi sistemo una retina metallica sulla quale adagio i gambi e infine copro col coperchio. Perché diventino teneri occorre circa mezz’ora.
Una volta pronti, passarli nel mixer (andrà bene anche un frullatore), fino a ridurli in purea.

2
Fatto

COTTURA DELLE TROFIE

Mettere sul fuoco la pentola con l’acqua per le trofie, aggiungere il sale poco prima dell’ebollizione, e versarle nell’acqua bollente per il tempo indicato sulla confezione.

3
Fatto

PREPARAZIONE DEL CONDIMENTO

Nel frattempo, in una padella, dorare l’aglio nell’olio, aggiungendo un po’ di sale, i pomodorini secchi tagliati a striscioline, le olive denocciolate e le nocciole.
Dopo qualche minuto, quando i pomodorini iniziano a intenerirsi, togliere l’aglio e aggiungere la purea di gambi di cime di rapa, mescolando bene per amalgamare i sapori.

4
Fatto

PASSAGGIO FINALE

Quando pronte, scolare le trofie, tenendo un po’ d’acqua di cottura.
Saltare quindi le trofie in una pentola insieme al pesto e all’acqua di cottura (per aiutare la cremosità) per un paio di minuti.

Lucia Valentina Nonna

Scrittrice, blogger e cuoca

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Vivo a Genova con il mio compagno, tre gatti e un cane di nome Medora. Circa 5 anni fa nasceva il mio blog, labalenavolante.com, con l'intento di condividere la mia passione per i libri di cucina (ovviamente vegan!) e le mie ricette del cuore, quelle che mi piace preparare per gli amici, nella vita di ogni giorno o per qualche occasione speciale. Il mio percorso di consapevolezza rispetto alla scelta vegan ha avuto inizio nel 2000, quando ero poco più che adolescente. Inizialmente la mia scelta è stata dettata da ragioni etiche, andando poi con gli anni ad abbracciare anche altri aspetti, legati alla salute mia e del Pianeta. Quando ho iniziato questo percorso, ancora si parlava poco di scelta vegan, almeno in Italia. Amici e parenti erano piuttosto scettici, ma col tempo, coinvolgendoli in questo cammino attraverso il dialogo e il confronto pacifico, molti si sono convinti a cambiare, ciascuno con i propri tempi, come mia mamma, diventata vegana a 63 anni, il mio compagno, cresciuto nella convinzione che mangiare carne fosse indispensabile e diventato vegano tre anni fa, e tanti altri. Di questo percorso ho parlato in un libro, Diario di una famiglia vegan, edito da Anima e uscito nelle librerie a luglio 2015.

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