Torta all’uva e noci

Ingredienti

200 g di farina 0
50 g di segale
55 g di zucchero
1 cucchiaio di zucchero di canna integrale per decorare
1 bustina di lievito per dolci
70 g di olio di semi
250 g di uva senza semi
200 g di acqua
50 g di noci
aromi a scelta tra vaniglia, cannella o scorza di limone

Torta all’uva e noci

Una torta davvero particolare dall'aroma intenso e fruttato, perfetta per la domenica in famiglia 🍰

  • 45 minuti
  • Porzioni 6
  • Facile

Ingredienti

Procedimento

1
Fatto

Prendi una ciotola abbastanza capiente e unisci tutti gli ingredienti secchi: farina 0, farina di segale integrale, zucchero, noci, lievito e aromi. Mescola bene evitando che ci siano dei grumi (puoi utilizzare un colino a maglie strette per evitare i grumi nel lievito).

2
Fatto

Unisci anche l’acqua e l’olio di semi e mescola bene. Aggiungi l’uva e mescolala al composto in modo che sia ben inglobata e distribuita.

3
Fatto

Versa il composto in una teglia ricoperta di carta forno oppure ben oliata e infarinata. Decora con un cucchiaio di zucchero aggiuntivo che creerà la crosticina. Inforna in forno caldo e statico a 180° per 30 minuti.

4
Fatto

Consigli e informazioni

È possibile fare questa torta con l’uva americana (o uvafragola) oppure con l’uva con i semi, dovrai però fare attenzione a tagliare in due gli acini e togliere tutti i semini altrimenti risulteranno molto fastidiosi.
Gli aromi possono essere modificati, ad esempio scorza di limone, pumpkin pie spice, anice e mandorla.
La farina di segale integrale può essere sostituita con quella di farro.
Se si vuole usare solo farina 0, il consiglio è di ridurre di 10-20 g l’acqua poiché questa farina è più raffinata e quindi assorbe meno liquidi. La torta si mantiene bene coperta in un portatorta o in un contenitore chiuso da pellicola trasparente per 3 - 4 giorni.

Anna Panna Food

Appassionata alla cucina vegetale e divulgatrice di uno stile di vita green

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Mi chiamo Anna, sono nata in Umbria e vivo a Milano. Sono cresciuta con la mia bisnonna tra orto e pollaio, i miei nonni avevano un ristorante di pesce sulle coste pugliesi e la mia mamma è sempre stata la regina delle torte di compleanno anni ‘80 tutte panna e pesche sciroppate. Sono diventata vegetariana a 13 anni seguendo un istintivo rifiuto nei confronti della carne e poi vegana a 35, con gli anni ho costruito la mia idea di cucina molto semplice e genuina ma gustosa. Da qualche tempo mi sono appassionata al tema della sostenibilità ambientale, cercando di capire come ridurre il mio impatto senza dover snaturare troppo il mio stile di vita. Mi sono autoproclamata Sacerdotessa del Cipollesimo, il mio personale culto che accoglie chiunque ami la cipolla. Condivido le mie ricette plant-based e idee di sostenibilità su @annapannafood

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