Spatzel di spinaci

Ingredienti

260 gr di spinaci lessi
200 gr di farina 00
1 cucchiaino e 1/2 di fecola di patate
200 ml di latte di soia non zuccherato
250 ml di panna di soia da cucina
paprika
noce moscata

Spatzel di spinaci

Caratteristiche:
  • Ricette veg economiche

Gli spatzel sono i tradizionali gnocchetti del Trentino Alto Adige; semplici e buonissimi. Questa è la versione con gli spinaci.

  • 40 min
  • Porzioni 3
  • Facile

Ingredienti

Procedimento

  • Si preparano con l’apposito attrezzo bucherellato, lo spatzlehobel, ormai reperibile in tutti i negozi di casalinghi o direttamente on line
  • Lo spatzlehobel è semplicissimo da usare: una volta posizionato sulla pentola dove bolle l’acqua salata, riempire il “cestello bianco” con due mestoli di pastella e farlo scorrere, lentamente, avanti e indietro per creare una pioggia di gnocchetti pronta a tuffarsi in acqua!
1
Fatto

Lessare gli spinaci; lasciarli raffreddare e frullarli.

2
Fatto

A questo punto creare il composto mescolando, con uno sbattitore elettrico, gli spinaci, la farina, la fecola ed il latte di soia. Il risultato deve essere una pastella collosa, di media consistenza che dovrà riposare per almeno mezz'ora.

3
Fatto

Fare bollire dell'abbondante acqua salata in una pentola e farvi cadere gli gnocchetti con l'apposito strumento; farli cuocere per pochi minuti, comunque fino a che non risalgono a galla.

4
Fatto

Nel frattempo, in una larga padella far riscaldare la panna di soia; aggiustare con un pizzico di pepe nero, noce moscata e paprika.

5
Fatto

Scolare gli spatzle con un mestolo forato e saltarli in padella con il condimento di panna. Spolverizzare con il lievito alimentare.

Maria Tina

Foodblogger del sito "La pulce nell'orecchio"

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Le mie babysitter sono state le mie due nonne e le zie: trascorrevamo insieme un sacco di tempo ed io ero la loro ombra. Fare le cose da grandi mi piaceva un sacco e fra queste stare in cucina era, sicuramente, la mia attività preferita. Forse da lì è iniziato tutto, un po' per passione un po' per dovere perchè, nella Puglia di qualche decennio fa, era impensabile che una donna non sapesse cucinare. Crescendo, com'è naturale, ho sviluppato dei gusti personali e l'interesse verso un'alimentazione vegetale e, benché non abbia mai acquisito la manualità, l'intuito e "l'occhio" delle nonne, il mio modello rimane sempre la loro cucina: semplice, tradizionale e con tanto amore!

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