Spaghetti con crema di zucca, cime di rapa e polvere di taralli piccante

Ingredienti

400 g di zucca
180 g di cime di rapa
200 g di spaghetti o altra pasta a scelta
50 g di taralli
1 spicchio d' aglio
1 rametto di timo
noce moscata
1 pizzico di peperoncino in fiocchi
olio extravergine di oliva
sale

Spaghetti con crema di zucca, cime di rapa e polvere di taralli piccante

Un primo piatto gourmet che si realizza in poco tempo e farà una splendida figura sulla tua tavola

  • 30 minuti
  • Porzioni 2
  • Facile

Ingredienti

Procedimento

1
Fatto

Prima di tutto pulisci le cime di rapa, poi sbuccia e taglia la zucca e cuocila a vapore per circa 30 minuti o fino a quando sarà tenera.

2
Fatto

Una volta terminata la cottura, nella stessa pentola togli il cestello per la cottura a vapore, aggiungi altra acqua e fai sbollentare le cime di rapa per 5 minuti. Una volta pronte puoi rimuoverle e fai cuocere la pasta nella stessa acqua. Lasciala al dente, conservando un paio di mestoli di acqua di cottura.

3
Fatto

Nel frattempo trita i taralli (puoi farlo con le mani o usare un frullatore) e falli dorare nella una padella in cui metti a soffriggere lo spicchio d’aglio in un giro d’olio extravergine di oliva assieme al peperoncino per 2 minuti a fiamma moderata. Lasciali dorare girando spesso per circa 3 minuti, poi rimuovi l’aglio e mettilo da parte. Nella stessa padella aggiungi anche le cime di rapa e falle cuocere per altri 5 minuti con un giro d’olio ed un pizzico di sale.

4
Fatto

Frulla la zucca cotta assieme a noce moscata, un bel pizzico di sale, 2 cucchiai d’olio e le foglie di timo fino ad ottenere una crema liscia. Trasferisci quest’ultima sulla padella o sulla pentola, rimessa sul fuoco basso, allungala con uno o due mestoli di acqua di cottura falla amalgamare per bene alla pasta, facendola insaporire.

5
Fatto

Impiatta a “nido” mettendoci sopra le cime di rapa e i taralli sbriciolati piccanti.

Giada Al Naturale

Abile coltivatrice e appassionata di autoproduzione

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Sono cresciuta nella campagna veneta, tra le coltivazioni di mio nonno di radicchio tardivo e patate dolci. Non ho mai mangiato pesce, e la carne ha sempre fatto fatica ad andarmi giù. Invece in mensa alle elementari chiedevo doppia porzione di insalata (una volta sono arrivata a chiederla sette volte 😂). Finché un bel giorno del lontano 2012, complice un sogno che mi aveva disgustata, ho deciso di fare quella scelta che avrei dovuto fare molto prima e diventare finalmente vegetariana. Mi ci è voluto ancora qualche anno per eliminare formaggi e uova ma era solo una questione di tempo. A novembre 2020 ho deciso di aprire il mio profilo Instagram e iniziare a condividere le mie ricette, per sfatare qualche mito sull’alimentazione vegana, ancora a mio avviso incompresa, che ideo partendo da quello che raccolgo dal mio orto ogni giorno. Infatti nel mio profilo e nel mio canale Youtube racconto anche le mie avventure in campagna come apprendista contadina, che tenta di far diventare l’azienda agricola di famiglia più sostenibile. Spero inoltre di stimolare chi mi guarda ad iniziare con l’autoproduzione, non importa in che scala, anche solo delle aromatiche o delle fragole in vaso in balcone faranno una piccola grande differenza!

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