Sformato gratinato

Ingredienti

Strato di lenticchie:
250 gr di lenticchie secche
1/2 cipolla dorata
1 carota
1 spicchio di aglio
1 mela rossa
200 gr di polpa di pomodoro
3 cucchiai di concentrato di pomodoro
1 cucchiaino di timo secco
sale
pepe
olio extravergine di oliva
Strato di patate:
1 kg di patate
250 ml di latte di soia al naturale
1 mazzetto di erba cipollina
sale
pepe
olio extravergine di oliva

Sformato gratinato

Lenticchie e patate per una ricetta semplice, vegetale e glutenfree da leccarsi i baffi!

  • 40 min
  • Porzioni 6
  • Facile

Ingredienti

  • Strato di lenticchie:

  • Strato di patate:

Procedimento

1
Fatto

Sciacquate le lenticchie e mettetele in pentola con abbondante acqua. Coprite e cuocete fino a che non sono tenere, salatele solo a fine cottura. Scolatele e tenetele da parte con un pochino di acqua di cottura.

2
Fatto

Nel frattempo pelate le patate e tagliatele a tocchi. Lessatele in acqua salata fino a che non sono belle tenere, quindi riducetele in purea con lo schiacciapatate. Unite il latte, il sale, il pepe, l'erba cipollina e l'olio. Mescolate con cura per amalgamare e tenete da parte.

3
Fatto

Tritate la cipolla, la carota e l'aglio, quindi fate un soffritto con un filo d'olio in una pentola. Quando le verdure sono dorate unite la mela a dadini, la polpa di pomodoro, il concentrato, il timo e un pizzico di sale, mescolate bene. Cuocete per cinque minuti, poi unite le lenticchie. Proseguite la cottura fino a che non sembra un ragù. Regolate di sale e pepe.

4
Fatto

In una pirofila disponete sul fondo le lenticchie e livellate. Versate poi lo strato di patate, un cucchiaio alla volta, da appiattire delicatamente con il dorso di un cucchiaio. Infornate a 180° per 30 minuti, terminando con qualche minuto sotto il grill.

Betti Taglietti

Dottoressa in biologia della nutrizione e tecniche erboristiche e foodblogger.

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Sono Dottoressa in Biologia della Nutrizione e Tecniche Erboristiche, mi occupo di didattica e ho una lunga storia d’amore con i fornelli alle spalle. Ho scelto di essere vegan nel 2009, per cercare di inquinare il meno possibile e risparmiare acqua e combustibili fossili. Nel corso degli anni mi sono accorta di quanto stessi meglio e di quanta sofferenza avessi evitato a migliaia di animali. In tutti questi anni, ho cucinato per centinaia e centinaia di persone, prima come volontaria nella cucina di diverse feste estive e poi con catering, corsi di cucina, workshop e showcooking. Mi divido tra il lavoro con Essere Animali, dove mi occupo delle campagne di food policy, e i corsi di cucina vegan e naturale, sia molto generale che molto specifica. Saltuariamente collaboro anche con le scuole in qualità di educatrice ambientale, per insegnare educazione alimentare, e con gli orti botanici milanesi, ai quali sono molto legata. In primavera, aiuto a fare chiarezza tra le erbacce, insegnando come riconoscere le più comuni erbe selvatiche lombarde.

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