Samosa alla fragola con frutta fresca

Ingredienti

fragole belle mature e dolci
banane
albicocche
ciliegie
succo di 1/2 arancia
menta
4 noci brasiliane

Samosa alla fragola con frutta fresca

Caratteristiche:
  • Ricette vegan raw/crudo
  • Ricette vegan senza glutine
  • Ricette vegan senza soia

Golosissima e leggera variante dolce e raw del famoso piatto indiano!

  • Porzioni 2
  • Facile

Ingredienti

Procedimento

Per la preparazione in casa dei fogli di fragola è necessario l’essiccatore.

1
Fatto

PREPARAZIONE DEI FOGLI DI FRAGOLE

Per preparare il foglio di fragole foderare il vassoio dell’essiccatore con carta forno, frullare delle fragole mature e dolci e spalmare il composto sulla carta (non deve essere troppo sottile, o si romperà quando andrete a staccarlo).
Azionate l’essiccatore usando il programma crudista (ovvero che non superi i 42°) e fatelo andare fino a quando l’acqua contenuta nella frutta è completamente evaporata.

2
Fatto

Staccate il foglio dalla carta facendo attenzione a non romperlo.
Prendete il foglio di fragole e dividetelo a metà per il lungo in modo da ottenere 2 strisce.

3
Fatto

PREPARAZIONE DEL RIPIENO

Tagliate la frutta a dadini sottili e fatela marinare nel succo di arancia con la menta sminuzzata e le noci tritate.

4
Fatto

COMPOSIZIONE DEI SAMOSA

Dopo 30 minuti prelevate la macedonia avendo l’accortezza di eliminare il liquido e mettetene una piccola porzione alla base della prima striscia.
Ripiegate il lato inferiore del rettangolo sollevandolo e facendolo combaciare con la base del lato lungo, come per creare un triangolo, e continuate a piegare creando triangoli che avvolgano il ripieno.
Fate lo stesso con l’altra striscia.
Servite i samosa accompagnati o da altra frutta o da un gelato veg.

Vedrete che esplosione di sapore!

Carla Leni

Foodblogger del sito "La cucina della capra"

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Mi chiamo Carla, abito in Emilia, sotto il livello del mare, dopo molti anni in città mi sono trasferita in campagna con 2 gatti e con la mia dolce metà, sono passata da un minuscolo giardino che sembrava una jungla a un grande giardino da riempire con orto, frutteto e tanti fiori. Lavoro nel sociale, mi piacciono la fotografia, la pizza, il cappuccino di orzo e soia, leggere tutto quello che capita, il divano con la copertina, camminare nei boschi, la nebbia al mattino, cucinare ad ogni ora del giorno e della notte, le fusa, vedere lo stesso film mille volte. Non mi piacciono gli arroganti e i prepotenti, i voti a scuola e fuori, i cavolini di Bruxelles, la pubblicità, il razzismo, il sessismo, insomma, ho qualche problema con le parole che finiscono con -ismo. Ho iniziato il mio blog nel 2011, quando ho deciso di eliminare anche i derivati animali dalla mia tavola e amici e parenti erano preoccupati che mangiassi solo erba, proprio come le capre, da qui il nome del blog, altro che erba! Non sono una chef e non sono una guru del salutismo, anche se mi piace la mangiare sano, non vi sto indicando la via, ma semplicemente sto condividendo con chi vorrà leggere la mia via, il mio modo di stare bene a tavola, in armonia con la Natura. Cerco di comunicare l’idea che un’alimentazione vegetale è una scelta consapevole e responsabile verso se stessi, gli animali e il Pianeta, e che è assolutamente sinonimo di una cucina gustosa e colorata.

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