Orzo all’orientale con piselli e mandorle
© Francesca De Agnoi

Ingredienti

PER L'ORZO:
360 gr di orzo
1,1 lt di acqua fredda
7 gr di sale
PER LE VERDUNE D'ABBINAMENTO:
100 gr di broccoli cime
100 gr di carote
100 gr di sedano
100 gr di porro
1 latta di piselli
sale
olio extravergine di oliva
PER CONCLUDERE:
5 cucchiai di salsa di soia
scorza di limone
1 cipollotto verde o cipolla di tropea
1 peperoncino
1 spicchio di aglio
5 gr di zenzero a fettine
30 di mandorle tostate
1 mazzo di erba cipollina o coriandolo
olio extravergine di oliva
tamari
succo di limone

Orzo all’orientale con piselli e mandorle

Un appetitoso tocco orientale sulla vostra tavola.

  • 45 min
  • Porzioni 4
  • Facile

Ingredienti

  • PER L'ORZO:

  • PER LE VERDUNE D'ABBINAMENTO:

  • PER CONCLUDERE:

Procedimento

1
Fatto

PREPARAZIONE DELL'ORZO

Dopo aver lavato i chicchi d’orzo dalla polvere, portarlo a cottura partendo da acqua fredda.
In questo modo si cucina il cereale per assorbimento, senza dispendere proprietà importanti.
Aggiungere il sale a ¾ di cottura. Nel caso l’acqua non fosse necessaria a terminare la cottura, aggiungerne di bollente.
Il tempo di cottura varia a seconda del prodotto acquistato (decorticato, mondo, precotto…).

2
Fatto

PREPARAZIONE DELLE VERDURE

Scaldare in una padella antiaderente l’olio e cuocere velocemente le verdure. Salare a fine cottura.

3
Fatto

PER CONCLUDERE

Arrostire l’orzo in una padella antiaderente con olio aromatizzato con lo zenzero, il peperoncino, l’aglio e unirci tutte le altre verdure cotte.
Togliere dal fuoco e condire con limone, erbe tritate e tamari. Impiattare e unire le mandorle e il cipollotto tagliato sottile a crudo.

Marco Bortolon

Chef vegan dal 2006

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Chef Marco Bortolon - Classe 1982, vegan dal 1998 e cuoco dal 2006. Partendo da una scelta etica, quasi da autodidatta, inizia un percorso di formazione sul campo in diversi ristoranti, nella maggior parte dei casi vegetariani e vegani tra Treviso, Milano, Londra, Roma, Padova e Venezia. Fondamentale l’esperienza al famoso Joia di Milano, mecca di vegetariani e vegani e unico ristorante vegetariano in Europa che, sotto la guida di Pietro Leemann, fu insignito di una stella Michelin dal 1996: “sicuramente è stata una scuola molto importante che mi ha trasmesso le basi organizzative e la filosofia di pensiero per come affrontare la cucina e il lavoro”. Tra le collaborazioni, citiamo l’attività al Roof Garden e al Saf Restaurant di Londra, e quella nelle prestigiose cucine di Alajmo, sia alle Calandre nel padovano che al Quadri di Venezia. Marco arriva a gestire le cucine di rinomati ristoranti vegani e vegetariani tra cui il Papilla a Cittadella (PD), il Rootmaster a Londra, il Ghea a Milano e infine il Papaglia nel vicentino. A luglio 2015 ha aperto, sulle colline verdeggianti del Montello, Chieto Vivere: il club enogastronomico vegan dove poter gustare le sue deliziose preparazioni in un panorama super rilassante, avvolti dalla natura. Il lavoro di Marco è stato pubblicato su numerosi magazine e portali di settore, tra cui: Funny Veg, Social Veg, Il Giornale del Cibo, Ristorazione Italiana.

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