Mock Tuna con Aquafaba

Ingredienti

Per il mock tuna:
250 g di ceci lessati
3 cucchiai di maionese vegetale
1 cipollotto
1 gambo di sedano
2 cetriolini in agrodolce facoltativo
sale
pepe
Per la maionese con aquafaba:
70 ml di acqua di cottura dei ceci
180/200 ml di olio di semi di girasole
2 o 3 cucchiai di succo di limone
sale
senape facoltativa
Per una piadina:
100 g di farina di farro
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 pizzico di bicarbonato
1/2 cucchiaino sale

Mock Tuna con Aquafaba

Caratteristiche:
  • Ricette vegan senza soia

Una salsa adatta per farcire panini, piadine e tutto quello che ti viene in mente! Con una maionese vegetale fatta con l'aquafaba

  • 15 min
  • Porzioni 4
  • Facile

Ingredienti

  • Per il mock tuna:

  • Per la maionese con aquafaba:

  • Per una piadina:

Procedimento

1
Fatto

Preparate la maionese:

Nel boccale apposito versate l'aquafaba e il succo di limone. Montate per qualche minuto, cercando di incorporare aria con il frullatore a immersione. Aggiungete a filo tutto l'olio di girasole. Regolate di sale (il liquido è normalmente già piuttosto salato) e di senape, se gradite.

2
Fatto

Preparate il mock tuna:

Tritate cipollotto, sedano e il cetriolino e riuniteli in una ciotola. Schiacciate i ceci con una forchetta (devono risultare spappolati ma non una crema) e aggiungeteli alle verdure. Legate con la maionese, regolate di sale e pepe.

3
Fatto

Preparate la piadina:

In una ciotola versate la farina, il sale, il bicarbonato e mescolate. Fate un buco al centro e aggiungete l'olio e l'acqua necessaria a ottenere una pasta morbida e elastica. Stendetela con il mattarello e cuocetela su una padella antiaderente ben calda girandola da ambo i lati fino a che non ha raggiunto la cottura desiderata.

4
Fatto

Farcite la piadina con il mock tuna e l'insalata e servite subito.

Betti Taglietti

Dottoressa in biologia della nutrizione e tecniche erboristiche e foodblogger.

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Sono Dottoressa in Biologia della Nutrizione e Tecniche Erboristiche, mi occupo di didattica e ho una lunga storia d’amore con i fornelli alle spalle. Ho scelto di essere vegan nel 2009, per cercare di inquinare il meno possibile e risparmiare acqua e combustibili fossili. Nel corso degli anni mi sono accorta di quanto stessi meglio e di quanta sofferenza avessi evitato a migliaia di animali. In tutti questi anni, ho cucinato per centinaia e centinaia di persone, prima come volontaria nella cucina di diverse feste estive e poi con catering, corsi di cucina, workshop e showcooking. Mi divido tra il lavoro con Essere Animali, dove mi occupo delle campagne di food policy, e i corsi di cucina vegan e naturale, sia molto generale che molto specifica. Saltuariamente collaboro anche con le scuole in qualità di educatrice ambientale, per insegnare educazione alimentare, e con gli orti botanici milanesi, ai quali sono molto legata. In primavera, aiuto a fare chiarezza tra le erbacce, insegnando come riconoscere le più comuni erbe selvatiche lombarde.

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