Crostata rustica senza zucchero

Ingredienti

Ingredienti per uno stampo di 24 cm
200 g di farina di tipo 2 o farina integrale si può usare anche di farro e orzo
100 g di semola di grano duro sostituibile con la stessa farina usata prima
150 ml di succo di mela o di latte di riso
100 g di farina di mandorle, di nocciole o di pistacchi
scorza di arancia o scorza di limone
½ bustina di cremor tartaro
8 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 pizzico di sale
1 vasetto di composta o confettura

Crostata rustica senza zucchero

Con questa torta puoi anche esagerare, è gustosa, genuina e senza zuccheri aggiunti. Da farcire con la confettura che preferisci

  • 1 ora
  • Facile

Ingredienti

  • Ingredienti per uno stampo di 24 cm

Procedimento

1
Fatto

In una ciotola mescola le farine, il sale, la scorza degli agrumi e il cremortartaro. Unisci l'olio e lavora la farina con le mani, per ungerla in modo uniforme. Aggiungi anche la bevanda e lavora velocemente con le mani per formare un impasto morbido.

2
Fatto

Stendi la pasta su un ripiano leggermente infarinato, con il matterello, fino allo spessore di 5-6 mm e adagiala in una tortiera rivestita di carta da forno (dal diametro 24 cm). Taglia le eccedenze.

3
Fatto

Bucherella il fondo con i rebbi di una forchetta, copri con un vasetto di composta di frutta e intreccia la pasta rimasta in superficie, come si fa tradizionalmente per le crostate. Continua a rimpastare e ritagliare delle strisce fino a finire la pasta.

4
Fatto

Usando una rotella dentellata (quella dei ravioli) il risultato sarà anche molto bello da vedere. Cuoci in forno caldo a 190° per 45 minuti o fino a doratura. Tagliala quando è fredda.

Betti Taglietti

Dottoressa in biologia della nutrizione e tecniche erboristiche e foodblogger.

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Sono Dottoressa in Biologia della Nutrizione e Tecniche Erboristiche, mi occupo di didattica e ho una lunga storia d’amore con i fornelli alle spalle. Ho scelto di essere vegan nel 2009, per cercare di inquinare il meno possibile e risparmiare acqua e combustibili fossili. Nel corso degli anni mi sono accorta di quanto stessi meglio e di quanta sofferenza avessi evitato a migliaia di animali. In tutti questi anni, ho cucinato per centinaia e centinaia di persone, prima come volontaria nella cucina di diverse feste estive e poi con catering, corsi di cucina, workshop e showcooking. Mi divido tra il lavoro con Essere Animali, dove mi occupo delle campagne di food policy, e i corsi di cucina vegan e naturale, sia molto generale che molto specifica. Saltuariamente collaboro anche con le scuole in qualità di educatrice ambientale, per insegnare educazione alimentare, e con gli orti botanici milanesi, ai quali sono molto legata. In primavera, aiuto a fare chiarezza tra le erbacce, insegnando come riconoscere le più comuni erbe selvatiche lombarde.

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