Macellerie vegane: salsicce e polpette veg spopolano in tutta Europa
Hot dog, burger, chorizo, salame, ragù, bresaola, prosciutto, polpette: non è vero che chi diventa vegano deve necessariamente rinunciare a questi classici del comfort food, cibo “confortevole”. Questi prodotti sono ormai reperibili in molti supermercati, ma anche in negozi specializzati che stanno spuntando come funghi in tanti angoli d’Europa: le macellerie veg.
Macellerie vegane in Europa
A Zurigo, Hiltl, il ristorante vegetariano più antico al mondo aperto nel lontano 1898, ha inaugurato una macelleria vegana che offre tra gli altri il classico spezzatino, il crispy tofu, bastoncini al sapore di mare e la tartare speciale Hiltl.
Sempre in Europa si può fare visita alle oltre trenta Vegetarian Butcher sparse in tutta Olanda o alla Boucherie Vegetarienne a Parigi. I prodotti che offrono includono crocchette, polpette, bratwurst, salsicce e filetti tutti rigorosamente 100% vegetali.

A Londra ha aperto da meno di un anno la prima macelleria vegan del Regno Unito, la Rudy’s Vegan Butcher. Il primo giorno di apertura c’è stata una fila chilometrica di persone fuori dal locale che aspettavano di poter comprare prodotti come il baycon. Anche le vendite online hanno registrato un successo enorme, con oltre 100 ordini nei primi dieci minuti e il sold out dello shop in un solo giorno.
Le macellerie vegane in Italia
Nel nostro Paese ci si può affidare a diverse macellerie senza carne. A Bari si può far visita alla Macelleria Mimì, dove la signora Porzia prepara cotolette e polpettoni a base di tofu e soia. In Veneto, a Rovigo c’è la Happy Frugivorous, gestita da una ex nutrizionista.
Nel quartiere Vomero a Napoli invece è possibile trovare la Macelleria Vegetariana di Gennaro Gagliano, che ha trasformato una storica macelleria in un luogo dove vegetariani e vegani possono acquistare o consumare piatti a base di burger o polpettine, polpettoni, salsicce. L’azienda fa spedizioni in tutta Italia.

Insomma, la scelta per chi vuole mangiare vegetale si sta ampliando sempre di più. L’aumento del consumo di questi prodotti non lascia spazio a dubbi: il futuro è vegetale.