Ingredienti animali che non ti aspetti nella cosmesi
Dopo avervi raccontato degli ingredienti animali nascosti in ambito alimentare, ci avete chiesto a gran voce di raccontarvi anche i “behind the scenes” della cosmesi. Mettetevi comodi: ci aspetta un viaggio nel tunnel degli orrori, dove scopriremo cose che ci lasceranno a bocca aperta 😱. Per non sbagliare nella scelta dei prodotti di make-up che usiamo, possiamo scegliere quelli vegan e cruelty free certificati, oppure imparare a leggere l’INCI (nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici): per diventare infallibile ti consigliamo l’ultilizzo dell’app gratuita BioDizionario dove, digitando il nome dell’ingrediente, è possibile scoprire se è vegan o no e se è dannoso per la salute o l’ambiente.
Collagene

Il collagene è la proteina più abbondante nel nostro organismo che si concentra a livello di ossa, tendini, cartilagini, pelle e vasi sanguigni. A livello cutaneo, il collagene aiuta a mantenere la pelle compatta, ma diminuisce con il passare degli anni, aumentando quindi la rugosità.
Per prevenire l’invecchiamento cutaneo, vengono usati integratori o creme che contengono il collagene. Il collagene di origine animale deriva dagli scarti di macellazione, cioè ossa, teste, lische e cartilagini. Per estrarre il collagene, questi ingredienti vengono bolliti fino a quando non si ricava una gelatina mista ad acqua. In seguito si filtra, disidrata e sterilizza e si ottiene una polvere fine: il collagene idrolizzato. Ma fa davvero bene? Non ci sono evidenze scientifiche che certifichino i benefici del collagene sulla pelle, come ha dichiarato l’Efsa.
DOVE SI TROVA?
È questa che troviamo all’interno d’integratori alimentari anti-age, maschere, creme e – attenzione! – in acque aromatizzate che millantano benefici per la pelle. In cosmesi, il collagene è indicato come HYDROLYZED COLLAGEN o SOLUBLE COLLAGEN nell’INCI degli ingredienti. In campo alimentare, un’ulteriore lavorazione del collagene è utilizzato per creare la gelatina di cui abbiamo parlato qui.
Alternative vegetali: collagene vegetale, proteine della soia, olio di mandorle, olio di Amla.
COCCINIGLIA

La Cocciniglia è un altro ingrediente che viene utilizzato sia in ambito beauty sia in campo alimentare. Fortunatamente nel settore alimentare è in disuso, invece, in ambito beauty, è sempre meglio prestare molta attenzione quando s’incappa in rossetti e fard dai colori particolarmente cangianti.
Questo colorante è ottenuto dagli insetti, le cocciniglie del carminio, una sottoclasse delle coccinelle. Gli insetti di sesso femminile producono un liquido molto denso per proteggersi dai predatori, in maggiore quantità se gravide. Esse vengono allevate sulle pale dei fichi d’india o cactus, raccolte poi con spatole metalliche poco prima della deposizione delle uova e lasciate morire e seccare al sole.
Infine, gli insetti vengono macinati per ottenere la polvere, trattata in seguito con acqua calda per estrarre la molecola colorata, l’acido carminico. Per produrre un chilogrammo di colorante occorrono dagli 80 ai 100 mila animali.
DOVE SI TROVA?
Nella cosmesi la cocciniglia è utilizzata per la colorazione di rossetti e fard. La si trova con il nome cocciniglia, estratto di cocciniglia, acido carminico, cochineal, cochineal extract, crismon lake, natural red 4, CI 75470, carminic acid, carmine. Anche nel beauty esistono tante alternative vegetali per le colorazioni, basta scegliere prodotti vegan.
Alternative vegetali: succo di barbabietola o radice di Alcanet.
GOMMALACCA

La gommalacca è una resina prodotta dalle secrezioni della Kerria Lacca, un insetto che vive in colonie nelle zone meridionali di Cina, isola di Taiwan e Indonesia.
Dove si trova?
La gommalacca è utilizzata per produrre piccoli oggetti come cornici o, essendo un agente filmogeno, anche per ricoprire pillole e caramelle. Nella cosmesi, avendo un’azione fissante ed emolliente, viene utilizzata per produrre lacche per capelli, smalti, eyeliner e mascara. Si trova con il nome di SHELLAC.
Alternative vegetali: cere vegetali, zeina (una proteina contenuta nei semi di cereali e in particolare nel mais).
LANOLINA

La lanolina, come indica il nome, proviene dalla lana di pecora. In particolare, dalla secrezione delle ghiandole sebacee delle pecore che si accumulano sulla lana. La lanolina, proprio come il sebo umano, ha delle azioni impermeabilizzanti che permettono di proteggere la pelle e la lana dell’animale da condizioni meterologiche avverse. Ma a differenza del sebo umano, la lanolina ha un’elevata tendenza a non irrancidirsi, è infatti più una cera che un grasso.
Dove si trova?
Grazie alla sue azioni lubrificanti ed emollienti, la lanolina viene utilizzata in molti prodotti per la cura della pelle, balsami labbra, cosmetici e farmaci. Nell’INCI è identificata come LANOLIN.
Alternative vegetali: oli vegetali e di origine vegetale.
CHERATINA

Vi sarà sicuramente capitato d’incappare in un trattamento rinforzante per capelli o unghie alla cheratina. Ma cosa c’è dietro a questa proteina così ampiamente utilizzata in cosmetica? Ancora una volta, scarti di macellazione: corna, zoccoli, piume, aculei e peli di vari animali.
Dove si trova?
In prodotti rinforzanti per unghie e capelli. La nomenclatura utilizzata è HYDROLYZED KERATIN.
Alternative vegetali: fitocheratina, cheratina vegetale, olio di mandorle, proteine di soia, olio di amla, trattamenti al rosmarino, ortica.
CASTOREO

Il castoreo è un fluido oleoso di colore giallo. Ha un forte odore vanigliato, derivante dalle piante di cui si nutre il castoro. È estratto dalle ghiandole presenti tra l’ano e i genitali dell’animale. Oggi, fortunatamente, è molto in disuso per ragioni etiche.
Dove si trova?
Sebbene sia sempre più raro trovarlo come ingrediente, il castoreo si trova ancora in alcuni profumi, specie quelli alla vaniglia o dagli aromi muschiati. In passato era utilizzato anche come additivo nei prodotti alimentari, ma oggi è stato sostituito dalla vanillina. Si trova indicato come Castoreum, da non confondere con il Castor Oil che è invece l’olio di ricino (ed è vegan 😊).
PENNELLI E ALTRI PRODOTTI

Purtroppo è ancora comune trovare pennelli, ciglia finte e prodotti make-up realizzati con setole di animali, se non diversamente indicato. Esistono ormai molte alternative sintetiche, ma fai attenzione alla dicitura “naturale” perché significa che è prodotto con setole animali (questo in generale anche per la cosmesi, la dicitura “naturale” è un false friend, non ti fidare!). Per non sbagliare, moltissimi brand di beauty promuovono a gran voce i loro pennelli vegan, basta fare una rapida ricerca online.