Cervello di gallina? Sì grazie!
Memoria da elefante, occhio di lince, lacrime di coccodrillo: sono innumerevoli le espressioni del nostro vocabolario che si riferiscono a caratteristiche – vere o presunte – del mondo animale, e delle quali ci serviamo quotidianamente per descrivere qualità, situazioni e stati d’animo. Ma non sempre i modi di dire corrispondono alla realtà, anzi: da oggi, sentirsi dare del cervello di gallina potrebbe essere motivo di soddisfazione.
Una recentissima ricerca della Vanderbilt University di Nashville ha dimostrato che gli uccelli, pur avendo una testa piccola, possiedono un numero di neuroni superiore a quello dei mammiferi e di alcuni primati. Riescono a svolgere compiti cognitivi complessi perché il loro proencefalo – l’area corrispondente al comportamento intelligente – contiene tanti neuroni quanto i primati di medie dimensioni. Ecco spiegato ad esempio perché i pappagalli sono capaci di manipolare oggetti e trovare soluzioni ai problemi.

«Per molto tempo dire a qualcuno che aveva un cervello da gallina era considerato un insulto. Ora invece dovrebbe essere considerato un complimento» afferma Suzana Herculano-Houzel direttrice della ricerca.
Capita spesso di imbattersi in ricerche volte a dimostrare le capacità intellettive degli animali. I ricercatori, infatti, hanno documentato nel tempo la presenza nelle altre specie di quelle facoltà considerate generalmente simbolo di intelligenza: buona memoria, intuizione logica, capacità di imitazione e creatività, solo per citarne alcune.
Ma cosa servono queste valutazioni? Probabilmente a confermare, attraverso l’evidenza scientifica, ciò che già sappiamo: che gli animali non sono semplici oggetti in movimento, bensì esseri viventi dotati di una propria intelligenza.
Crediamo abbia poco senso limitarsi a misurare le capacità di altre specie con i nostri parametri. Ogni specie vivente ha caratteristiche proprie non confrontabili con quelle di altre, ed ognuna di esse merita rispetto.
Il rispetto della vita in ogni sua forma e in ogni sua peculiarità è segno di civiltà. Rispettando gli animali, rispettiamo noi stessi e l’ambiente di cui facciamo parte.