Film e documentari animalisti da vedere
A chi non piace tornare a casa dopo una giornata di lavoro per cenare con gusto e sedersi su un divano davanti a un bel film? Abbiamo preparato per te una lista di film e documentari molto validi. Sono storie che emozionano, fanno riflettere e soprattutto fanno capire le motivazioni che sono alla base della nostra scelta, che – siamo sicuri – condividerai!
Non perdertene neanche uno.
Seaspiracy (2021)
Seaspiracy è il documentario shock più dibattuto del 2021, che in pochissimo tempo ha scalato la vetta dei titoli più visti. Tantissime erano le aspettative e sono state presto raggiunte.
Il produttore è lo stesso dei famosissimi Cowspiracy e What the Health, a fare da regista è Ali Tabrizi che – dopo anni di intensa ricerca – ci mostra i costi ambientali etici della pesca industriale intensiva, portata avanti senza scrupoli in nome del profitto e destinata a crescere. Ma ne vale davvero la pena? Seaspiracy è un racconto, talvolta angosciante, che non ti farà più guardare il mare con gli stessi occhi.
Lo trovi su Netflix
Curiosità: ci sono voluti ben 5 anni di ricerche per il giovanissimo Ali Tabrizi, che quando ha iniziato a fare le riprese per il documentario aveva appena 22 anni e prima faceva il lavapiatti. Con Seaspiracy ha avuto il suo esordio nel mondo dei documentari. Non possiamo che augurargli di continuare sempre così.
Il mio amico in fondo al mare (2020)
Il documentario racconta la storia dell’amicizia tra il registra Craig Foster e un bellissimo polpo femmina, incontrato per caso durante le sue immersioni in Africa. Da quel momento il regista ha deciso di immergersi ogni giorno per un anno, per filmare la vita di questo meraviglioso animale. Tra loro è nata una splendida amicizia che, giorno dopo giorno, è diventata sempre più forte. Dalla diffidenza iniziale il polpo ha iniziato a fidarsi dell’uomo, fino ad avvicinarsi a lui e toccarlo con i suoi tentacoli.
Foster, attraverso questo docu-film, ha mostrato non solo l’incredibile intelligenza dei polpi, ma anche la loro capacità di provare emozioni e tra queste la paura, proprio come il resto degli animali.
Si trova su Netflix
Curiosità: purtroppo i polpi non vengono percepiti come esseri senzienti. Come il resto dei pesci e dei molluschi non hanno voce e non mostrano la loro paura o la loro sofferenza con gli stessi metodi degli altri animali. C’è l’errata convinzione che questi non provino dolore o che non percepiscano la paura e vengono spesso uccisi con metodi brutali, senza stordimento e dopo lunghe agonie. Lo abbiamo mostrato nel 2016 con un’indagine sulla pesca del polpo, la puoi vedere qui.
Gunda (2020)
Solo a vedere il trailer ti si scioglierà il cuore. Gunda è la storia – raccontata solo attraverso le immagini in bianco e nero – di alcuni animali che abitano una fattoria, ma soprattutto della scrofa da cui il documentario prende il nome. Non un vero e proprio documentario in realtà, ma uno spaccato della vita di questi animali, capace di farceli conoscere nelle loro azioni quotidiane. Il lavoro ha un cast d’eccezione, con la regia di Victor Kossakovsky e la produzione esecutiva del pluripremiato Joaquin Phoenix.
Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Torino 2020 e al Festival di Berlino 2020. È arrivato il 13 maggio 2021 nei cinema italiani e sarà presto disponibile sulle piattaforme streaming.
Curiosità: attraverso un punto di vista estremamente originale, la pellicola ci aiuta a riflettere sulle barriere e le distanze che l’essere umano prende nei confronti degli animali, facendoci rendere conto che tutte le specie esprimono le proprie emozioni in modo analogo e non sono poi così distanti.
The animal people (2019)
The animal people è il lungometraggio che racconta la storia del processo di sei giovani attivisti per i diritti animali accusati di terrorismo. Le vicende narrate sono quelle che ruotano intorno alla campagna Stop Huntingdon Animal Cruelty, portata avanti per cessare la sperimentazione animale presso il laboratorio di Huntingdon Life Sciences, uno dei più grandi d’Europa. Il documentario risponde alla domanda “cosa succede se alcuni attivisti sfidano il potere?”. Per avere una risposta lo dovrai guardare.
Lo trovi su Itunes
Curiosità: il produttore esecutivo è, ancora una volta, Joaquin Phoenix, costantemente impegnato nella lotta per i diritti animali e considerato ormai uno dei vegani più famosi del mondo.
The game changers (2018)
Un documentario prodotto da star del cinema del calibro James Cameron, Arnold Schwarzenegger e Jackie Chan che si propone di sfatare miti e luoghi comuni sull’alimentazione a base di proteine animali, sostenuti da anni di marketing senza alcun fondamento scientifico. Sportivi come Lewis Hamilton, Novak Djokivic, Chris Paul e tantissimi altri atleti che hanno abbracciato uno stile di vita vegan, dimostrano come il passaggio ad un’alimentazione vegetale abbia influito positivamente sulle loro prestazioni.
Lo puoi trovare su Netflix, iTunes o su Vimeo
Curiosità: il documentario è ancora oggi oggetto di accesi dibattiti, ma una cosa è certa: ha fatto conoscere al mondo un punto di vista diverso dal solito, lontano dall’etica ma in grado di avvicinare tantissimi sportivi fino ad ora convinti che un’alimentazione veg potesse limitare le proprie prestazioni, facendo capire loro che in realtà possono trarne vantaggio.
Dominion (2018)
Un documentario che mostra la realtà: quella degli animali sfruttati per un profitto economico, la maggior parte dei quali destinati al mercato alimentare. Il lavoro, scritto e diretto da Chris Delforce dell’associazione australiana Aussie Farms, è stato realizzato con telecamere nascoste all’interno di allevamenti e macelli.
Una violenza non piacevole a vedersi, ma necessaria per renderci conto che ciò che stiamo facendo agli animali non è giusto.
Disponibile su Youtube e su Vimeo
Curiosità: il documentario è stato realizzato in Australia, ma le immagini non sono diverse da quelle che abbiamo ottenuto girando per gli allevamenti e macelli in Italia. La stessa voce narrante spiega come questi luoghi siano in realtà tutti uguali.
73 cows (2018)
Hai mai sentito la storia di un allevatore vegetariano?
La racconta Alex Lockwood, regista di 73 Cows, un cortometraggio di appena 15 minuti che tratta la storia di Jay Wilde, un allevatore inglese che lavora non senza rimorsi nella fattoria di famiglia, in cui si allevano le mucche. Un allevatore atipico, sensibile ed ematico, che si rifiuta di mangiare gli animali. Sarà la morte di suo padre e a cambiare per sempre le sorti dell’azienda, che da quel momento verrà gestita da Jay e sua moglie Katia.
Lo puoi trovare su Vimeo
Curiosità: il cortometraggio, autofinanziato dal regista emergente Lockwood (anche lui vegano), ha vinto il prestigioso premio British Academy Film Award come miglior cortometraggio nel 2019 garantendo un discreto successo al regista!
The last pig (2017)
Racconta la toccante storia di un ex allevatore biologico statunitense, Bob Comis, amante degli animali ma non abbastanza da evitare loro il viaggio diretti al macello, che ad un certo punto però si rende conto di non riuscire più a stare bene con la sua coscienza.
Il documentario, diretto da Allison Argo mostra al pubblico il periodo della transizione, in cui il protagonista, incapace di sostenere lo sguardo dei propri animali, si rende conto di quanto ciò sia profondamente sbagliato e che “nessuno di quegli sguardi è vuoto. Dietro c’è sempre qualcuno”.
Nasce qui una scelta che lo porterà a convertire la propria attività e a trovare finalmente la serenità.
Lo trovi su: www.thelastpig.com
Curiosità: il film nasce da un crowfunding sostenuto anche da Essere Animali e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali una menzione d’onore al Cinemambiente di Torino. Nel 2017 abbiamo così deciso di portarlo in Italia e abbiamo realizzato un tour in sei città italiane insieme a Bob Comis e la pluripremiata regista Allison Argo. Grazie al tour, centinaia di persone hanno potuto vedere il film e conoscerne gli autori.
Okja (2017)
Un film adatto a tutta la famiglia che racconta la storia della dolcissima Mija, una bambina coreana alle prese con un animale davvero atipico: un supermaiale! Okja è in realtà un esperimento portato avanti da una multinazionale senza scrupoli e destinata – come tutti i suoi simili – al macello. Tutto questo senza aver fatto i conti con la grande amicizia che per dieci anni ha reso le due protagoniste inseparabili.
Lo trovi su Netflix
Curiosità: il film introduce uno spunto di riflessione su tantissimi argomenti di attualità e presenta molteplici livelli di lettura. Confrontati con i tuoi amici dopo averlo visto, nascerà un dibattito davvero interessante!
The end of meat (2017)
Come sarebbe il mondo se diventassimo tutti vegan? La risposta a questa domanda (chi non se l’è mai fatta!) è contenuta nel documentario The End of Meat, in cui il suo regista Marc Pierschel immagina un futuro in cui gli allevamenti sono solo un ricordo del passato e mostra gli effetti di questo cambiamento sul presente, quindi l’impatto sull’ambiente, sulla salute e sugli animali, finalmente liberi di vivere.
Disponibile su iTunes
Curiosità: il film è stato prodotto in Germania, una delle nazioni più vegan-friendly d’Europa, in cui il cambiamento sembra già una realtà non poi così lontana.
Eating Animals (2017)
Il documentario, di appena 90 minuti nasce dal fruttuoso incontro tra la star premio Oscar Natalie Portman e lo scrittore Jonathan Safran Foer, autore del libro Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? e Ogni cosa è illuminata. Eating animals racconta la realtà della produzione di cibi di origine animale con un approccio analitico, ma non ideologico.
Lo trovi su Vimeo.
Curiosità: Jonathan Safran Foer è una delle personalità più conosciute nel mondo animalista. Sai che lo abbiamo intervistato? Puoi vedere qui l’intervista integrale!
Cowspiracy (2014)
Cowspiracy è un capolavoro indiscusso, prodotto e diretto da Kip Andersen e Keegan Kuhn. Il documentario racconta, con dati alla mano, ricerche e interviste sul campo, il disastroso impatto ambientale degli allevamenti intensivi. La critica si muove non solo verso il mondo della politica ma anche in quello delle organizzazioni ambientaliste che, impegnate in altre lotte, hanno finora ignorato il problema. Un documentario davvero capace di smuovere le coscienze, un lavoro che – a detta di tutti – cambia la vita.
Disponibile anche su Youtube
Curiosità: a portare il film per la prima volta in Italia siamo stati proprio noi di Essere Animali, organizzando un tour comprendente 8 città italiane insieme al co-regista Keegan Kuhn. La tappa finale del tour al festival MiVeg 2015 a Milano e ha ottenuto un successo senza precedenti.
Blackfish (2013)
Il documentario della regista Gabriela Cowperthwaite racconta la storia dell’orca Tilikum, dalla sua cattura nel 1983 al largo delle coste dell’Islanda ai suoi 30 anni di vita in cattività all’interno di diversi parchi marini. Considerata responsabile della morte di ben 3 persone, Tilikum non è però l’orca assassina di cui aver paura, ma il riflesso della vita che le è stata fatta condurre, rinchiusa in un parco acquatico senza la possibilità di soddisfare i propri bisogni, privata della libertà per il divertimento degli spettatori.
Si può noleggiare o acquistare su Youtube
Curiosità: il film, fin dalla sua uscita, ha riscosso un enorme successo sul pubblico, e ha incassato in poco più di tre mesi oltre due milioni di dollari. A non essere contenti sono stati invece gli addestratori, che – sebbene inizialmente favorevoli al documentario – hanno presto capito di essere parte di un sistema che non comprende il rispetto e l’empatia degli animali.
Forks over knives (2011)
Un film documentario diretto da Lee Fulkerson capace di mettere in discussione l’alimentazione del mondo occidentale. Lo ha fatto attraverso gli studi del professore di biochimica Colin Campbell e del fisico Caldwell Esselstyn, partendo dal presupposto che – come sosteneva Ippocrate – il cibo sia la medicina più efficace in assoluto e sostenendo, con dati alla mano, che un’alimentazione vegetale sia la soluzione più salutare per le persone e più sostenibile per il pianeta.
Lo puoi vedere su Sky Video.
Curiosità: i due studiosi provengono da famiglie di allevatori e sono cresciuti all’interno di una fattoria. Non si conoscevano tra loro, ma entrambi si sono presto resi conto, con i loro studi, che nell’alimentazione degli occidentali c’è qualcosa di profondamente sbagliato, ed è da ricercarsi nel consumo di alimenti di origine animale.