Eating animals: il film prodotto da Natalie Portman sugli allevamenti intensivi
A metà giugno è uscita negli U.S.A. la pellicola nata dal fruttuoso incontro tra la star premio Oscar Natalie Portman e lo scrittore Jonathan Safran Foer. Eating animals racconta la realtà della produzione di cibi di origine animale con un approccio analitico, ma non ideologico.
La collaborazione
Non tutti sanno che l’autore del celebre romanzo Ogni cosa è illuminata nel 2010 ha scritto l’importante saggio “Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?”. Il libro racconta gli allevamenti intensivi attraverso i dati raccolti dall’autore nel corso di circa tre anni. a ciò si aggiungono il percorso e le riflessioni che lo hanno condotto a diventare vegetariano dopo la nascita del suo primo figlio.
Il saggio ha catturato l’attenzione di molti, ma è quando è capitato tra le mani dell’attrice Natalie Portman che è nata la possibilità di farne una trasposizione cinematografica.
« Leggere il libro di Foer mi ha aperto gli occhi perché l’industria della carne è totalmente chiusa, non se ne può parlare e non è possibile vedere come la carne venga realmente prodotta. Negli Stati Uniti il 99% della carne proviene dagli allevamenti intensivi, ed è giusto sapere cosa si nasconde davvero dietro a queste realtà. »
La Portman, da tempo attivista vegana, ha quindi deciso di produrre il film prestando anche la sua voce per la narrazione.

Lo scopo del film
Eating animals non è quello che qualcuno potrebbe pensare. Non si tratta infatti di una “crociata vegan” per far diventare tutti vegani, ma – come anche citato dal New York Times – affronta il problema degli allevamenti intensivi in modo molto critico e da diversi punti di vista. Si passa da prospettive filosofiche a epidemiologiche e persino economiche.
La pellicola cerca quindi di non essere un documentario di nicchia che parli solo al pubblico più attento e interessato, ma vuole invece ottenere l’obiettivo di comunicare l’urgenza della questione e rendere tutti consapevoli di ciò che hanno nel piatto. Non è infatti sempre facile per chiunque modificare radicalmente le proprie abitudini da un giorno all’altro, ma la conoscenza è alla base del cambiamento. La Portman a tal proposito aggiunge:
« Penso che tutti possano provare a ridurre il proprio consumo di carne, un giorno alla settimana e perfino un pasto al giorno. Ci sono tante alternative alla carne, come i prodotti di Beyond Meat o Impossible Burger, ma anche prodotti che sostituiscono latte e latticini. »
Sperando che questo film sia utile a rendere questi temi sempre più conosciuti al grande pubblico e che venga distribuito al più presto anche in Europa, vi lasciamo con gli altri film a tema vegan da tenere d’occhio quest’anno!