IO SCELGO VEG PER GLI ANIMALI
Ti sei mai chiesto quali siano le differenze tra un cane e un maiale? Perché scegliamo di mangiare le mucche, i maiali, i polli, ma troviamo inaccettabile mangiarne altri? Sono tutti animali, ma qualcuno lo consideriamo più uguale di altri… la differenza è solo nella nostra percezione e la facciamo noi.
E se smettessimo di fare queste differenze? Pensa che con un’alimentazione VEG da solo puoi salvare oltre 400 animali in un solo anno!
LA CARNE
è debole, ma il dolore è forte
Sono circa 600milioni gli animali allevati per la loro carne solo in Italia, escludendo i pesci. Oltre a loro i più consumati sono sicuramente i volatili: polli, galline, tacchini; poi i conigli, i maiali, i bovini e gli ovini.
In gabbie, a terra o in capannoni, dietro a tutte queste mura ci sono animali che attendono lo scorrere del tempo, fino al giorno del macello.
IL LATTE
un alimento completo? Si, ma per i vitelli!
Le mucche diversamente a quanto si crede producono latte per il loro cucciolo esclusivamente dopo averlo partorito, non sono diverse da ogni altro mammifero in questo. Sono animali pacati e intelligenti, molto curiosi e hanno una loro complessa struttura sociale. Negli allevamenti sono costrette a partorire cuccioli per la produzione di latte, vitelli che poi verranno strappati alle loro madri, per produrre a loro volta latte, se femmine, o diventare carne all’eta di pochi mesi, se maschi.
LE UOVA
con sorpresa? Non per le galline.
49milioni sono le galline allevate in Italia per produrre uova, con metodo in gabbia, a terra o bio. Nonostante le differenze e tipologia di allevamento il ciclo è lo stesso e riduce gli animali a delle macchine di produzione: una volta che raggiungono un’età meno produttiva vengono mandate al macello e sostituite con altre galline più giovani.
I PESCI
“muti”, ma ci sentono!
Il 50% dei pesci consumati proviene da allevamenti. Da vasche sovraffollate o reti situate in mare aperto dove vengono stipati per l’ingrasso. E’ spesso sottovalutata la sofferenza degli animali marini, ma molti studi ormai hanno ribadito e sottolineato che provano dolore. Nonostante ciò, sono meno tutelati e vengono sottoposti a violenze che non sarebbero concesse e accettate su animali di altre specie.