La storia dell’allevatore che ha deciso di salvare le sue mucche
Jay Wilde possiede una fattoria di centosettantadue acri nel Derbyshire, in Inghilterra. Nonostante fosse già vegetariano, il sessantenne ha seguito le orme di suo padre. Ha infatti portato avanti l’allevamento di famiglia fino all’anno scorso. Questa situazione contraddittoria, ha fatto attraversare al fattore un periodo difficile sul piano emotivo.
«Abbiamo fatto il nostro meglio nel prenderci cura del bestiame, ma sapevamo che li avremmo traditi. Non riuscivamo proprio a guardarli negli occhi.»
Alla fine, Wilde e sua moglie Katja, si sono sentiti costretti ad agire. L’estate scorsa, in seguito ad un incontro con la Vegan Society, hanno inviato la maggior parte dei loro settanta capi in un santuario per animali nel Norfolk.
Le dodici mucche e i cinque vitelli che continuano a brucare nella terra intorno alla loro casa di mattoni hanno ancora alcuni doveri agricoli – pascolano sui campi di erba e sostengono i campi – ma ricevono tanto amore e attenzione quanto i loro 11 gatti e due cani. Tiger Tim, Choc, Hole in the Head, Blue, Rosie sono solo alcuni dei nomi che i Wilde hanno dato ai loro animali, ispirati dalle loro caratteristiche individuali.

Capita spesso che chi vive a più stretto contatto con gli animali, si accorga più facilmente che sono esseri senzienti, dotati di emozioni e personalità propria. Abbiamo già raccontato di casi simili, come la storia di Bob Comis, ex proprietario di un allevamento di maiali o la vicenda della D.ssa Pía Spry-Marqués, ricercatrice di Cambridge che studiando i maiali ha poi deciso di diventare vegana.
Jay in particolare ha affermato di essere rimasto inorridito dal processo di macellazione e di essersi convinto che il suo bestiame percepisse il destino a cui andava in contro.
«Le persone scelgono di ingannare se stessi dicendo, “sono solo animali, non sanno cosa sta succedendo.” Quello che stavamo facendo ha funzionato in passato, ma non è più adatto allo scopo. Consuma troppe risorse ed è moralmente indifendibile se rifletti sul fatto che gli animali siano qualcosa di più della carne.»
Jay non si sente un eroe
Wilde è consapevole che sta abbandonando la sua eredità. Si è anche messo in contrasto con gli allevatori di mucche della zona, primo fra tutti suo cognato, che vede in pericolo il suo sostentamento dalla progressiva riduzione dei consumi di carne e derivati. Per altri i Wilde sono degli eroi.
I due ricevono infatti molte lettere dalla gente che plaude alla loro decisione. Questi complimenti fanno però sentire Jay quasi a disagio, perché secondo lui non c’erano altre alternative possibili rispetto a quello che ha fatto. Ci si e sentito praticamente costretto, dice.

Il fattore confessa che ha inoltre poca simpatia per i sostenitori più aggressivi, quelli che inviano insulti o addirittura minacce di morte ai contadini che allevano ancora le loro mucche per produrre latte e carne. Lui per esempio non avrebbe voluto fare quel lavoro, il suo sogno sarebbe stato lavorare alla fabbrica di Rolls Royce della zona. La questione infatti non è così semplice.
«Gli allevatori sono bloccati in un sistema. Penso che molte persone siano intrappolate nel settore e non sanno cos’altro fare.»
Il futuro della fattoria
Jay e sua moglie stanno trasformando la loro fattoria, iniziando prima di tutto dai campi adiacenti, dove hanno già iniziato a coltivare. La coppia ha anche progetti più audaci, come convertire la tenuta in una destinazione che attragga il turismo vegan. Il piano prevede un ristorante, una scuola di cucina, un negozio e forse anche una sistemazione per le vacanze. I Wilde stanno raccogliendo fondi per completare il cambiamento e, se riusciranno nell’impresa, il loro sarà probabilmente la prima struttura di questo tipo nella zona. I risultati iniziali non sono ancora incoraggianti, ammette Jay, ma nonostante questo lui e Katja si sentono molto felici. Sapere di non dover più mandare un’altra mucca al macello è un enorme sollievo.
Se siete curiosi e volete seguire e sostenere il progetto dei Wilde, andate sulla loro pagina facebook!