Alimenti vegani strani e dove trovarli – parte 2
I vegani mangiano cose strane? Non sempre, ma qualche volta sì 😁
La base di un’alimentazione vegetale è molto semplice: cereali, legumi, frutta e verdura non devono mancare mai, ma siamo persone curiose e ci piace sperimentare sempre nuovi sapori. Per questo andiamo a ricercare alimenti tradizionali appartenenti ad altre culture, sperimentiamo abbinamenti e metodi di cottura non tradizionali, per creare sempre nuovi e fantasiosi piatti.
Abbiamo già parlato di seitan, tofu, tempeh, tahina, granulare di soia e sale kala namak, alimenti perlopiù sconosciuti a chi segue un’alimentazione tradizionale, ma abbastanza noti ai vegani.
Se lo hai perso, leggi qui l’articolo ➡️ Alimenti vegani “strani” e dove trovarli.

In questo articolo mostriamo invece alcuni alimenti, insaporitori e prodotti che spesso nemmeno i vegani conoscono (o almeno alcuni di questi), ed è davvero un peccato perché sono buonissimi e super utili! Ci permettono di preparare tante prelibatezze e di dare più gusto alle nostre preparazioni.
Aquafaba

L’aquafaba non è altro che l’acqua di cottura dei ceci, la si può montare con le fruste per ottenere una deliziosa cremina che serve per sostituire l’uovo nelle preparazioni che necessitano dell’uovo montato a neve, inoltre si può fare la maionese e alcuni dessert. Oltre ad essere un alimento “magico” (chi lo avrebbe mai detto?) ci permette anche di non sprecare l’acqua di cottura dei legumi.
Si può usare anche il liquido di governo che si trova all’interno delle lattine o barattoli di ceci precotti, anche se è preferibile ricavarla dalla cottura in proprio dei legumi perché qualitativamente migliore. Se desideri realizzare ricette dolci, è un requisito essenziale quello di non utilizzare i legumi precotti o di non aggiungere sale in cottura.
Ecco alcune idee per utilizzarla!
Maionese di aquafaba
Okonomiyaki
Meringhe vegan
Biscottini mostruosi
Miso

Il miso è un insaporitore di origine giapponese, ampiamente consumato in tutto l’oriente. Si ottiene dalla fermentazione di legumi e cereali, solitamente soia gialla, orzo e riso.
Si tratta di un alimento estremamente versatile: si può utilizzare per insaporire insalate, zuppe e minestre al posto del classico dado, si può usare per esaltare il gusto dei condimenti per la pasta e il riso, o ancora puoi realizzare una salsa saporita da versare sopra le verdure e il tofu. Ha un sapore deciso, molto salato e davvero particolare. Il piatto più famoso è la zuppa di miso, che sicuramente avrai assaggiato qualche volta nei ristoranti orientali e che puoi trovare già pronta al supermercato.
Esistono tanti diversi tipi di miso, che variano a seconda degli ingredienti utilizzati per farlo e dei tempi di fermentazione. Tendenzialmente più il miso è scuro, più sarà stato fatto fermentare a lungo e avrà un sapore deciso. Per insaporire un piatto è sufficiente meno di un cucchiaino di prodotto.
Se usato con moderazione è un ingrediente molto salutare, che apporta numerosi benefici al nostro organismo. Contiene infatti proteine e vitamine del gruppo B, ed essendo un alimento fermentato aiuta la formazione della flora batterica del nostro intestino.
Alcune ricette
Zuppa di miso
Ramen veg con miso e tahina
Pad thai
Crema di yogurt al miso
Lo trovi nei negozi biologici come il Naturasì, nei negozi orientali oppure online. Ha un costo dai 6 agli 8 euro per un vasetto o confezione.
Acidulato di Umeboshi

L’acidulato di Umeboshi è un condimento di origine orientale che si ottiene dalla stagionatura delle albicocche Umeboshi, una varietà di frutta (simili a prugne e albicocche) presente in Cina e Giappone e utilizzata da secoli come medicina naturale.
Il processo di produzione tradizionale prevede l’essiccazione delle albicocche sotto sale, poi avvolte dalle foglie di shiso e lasciate stagionare dai 6 ai 12 mesi. In oriente vengono utilizzati i frutti per insaporire i piatti, ma sono difficili da trovare in occidente. Molto più diffuso è invece l’acidulato, una sorta di aceto salato ottenuto dalla spremitura dei frutti, perfetto per condire i nostri piatti.
È un alimento dalle numerosissime proprietà benefiche, ricco di sali minerali, aiuta a combattere la nausea (tant’è che si possono trovare anche sotto forma di pastiglia) e aiuta a ripulire il fegato dalle sostanze tossiche.
Puoi usare l’acidulato di Umeboshi al posto dell’aceto per condire le insalate e le verdure crude e cotte, oppure puoi aggiungerlo agli impasti per dare un sapore più deciso a burger e polpette, esattamente come si fa con la salsa di soia.
Alcune ricette
Carpaccio di barbabietola
Soia e zucchine nel pomodoro
Orzo con barbabietole al sesamo
Lo trovi nei negozi di alimentazione biologica come il Naturasì, nei negozi orientali oppure online. Il costo è intorno ai 4-5 euro.
Okara

Il nome è effettivamente un po’ strano, in realtà si tratta semplicemente dello “scarto” della preparazione del latte vegetale. Per realizzare il latte vengono infatti fatti bollire a lungo gli ingredienti (solitamente soia o mandorla, ma si può fare anche con riso, avena, farro o nocciole), frullati e infine filtrati. Il liquido che si ottiene è il latte, ciò che rimane nel colino è, appunto, l’okara.
Si tratta di un alimento che ci permette di non sprecare alcun ingrediente ed è anche ricco di nutrienti, come proteine, ferro, calcio e vitamine. Inoltre è super versatile, con l’okara si possono preparare dolci e biscotti, ma anche burger, polpette, crocchette e ripieni per sformati e torte salate.
Se vuoi cimentarti anche tu nella preparazione del latte di soia, ecco la ricetta:
➡️ Latte di soia fatto in casa e polpette con l’okara
Alcune idee con l’okara
Crocchette di okara e cavolfiore
Focaccia con l’okara
Natto

Il natto è un alimento tradizionale della cultura giapponese che si ottiene dalla fermentazione dei fagioli soia. Ha un sapore molto forte e viene spesso servito con riso e salsa di soia, ma è buono anche da solo o accompagnato da qualsiasi cereale al vapore.
I giapponesi lo usano spesso per fare colazione, perché è un alimento super nutriente ricco di proteine e vitamine e dà la giusta carica per iniziare la giornata. Inoltre, come tutti gli alimenti fermentati, è un toccasana per il nostro intestino.
Non è un alimento particolarmente diffuso in Italia, ma puoi trovarne alcune confezioni nei negozi di alimentazione orientale, nei negozi bio oppure online. In alternativa puoi realizzarlo a casa, ma avrai bisogno di partire da una vaschetta già pronta o acquistare a parte lo starter per natto (disponibile online) che darà il via alla fermentazione dei fagioli di soia, precedentemente cotti al vapore.
Agar Agar

Se al giorno d’oggi riusciamo a trovare caramelle gommose veg in commercio è anche grazie all’agar agar! Si tratta infatti di uno strepitoso gelificante di origine vegetale che si ottiene dalla lavorazione delle alghe rosse, che sostituisce in tutto e per tutto la colla di pesce e anzi, ha un potere gelificante superiore al corrispettivo di origine animale.
Puoi usare l’agar agar per preparare budini, caramelle, la panna cotta e addirittura la cheesecake vegan, ma può essere utilizzato anche per la preparazione di alimenti salati come i formaggi vegetali o i sostituti della carne e del pesce. È totalmente insapore, per cui non va a modificare il gusto degli altri ingredienti. Per addensare un litro di prodotto è sufficiente mezzo cucchiaino di agar agar in polvere da versare dopo aver portato il liquido a ebollizione, che tuttavia gelificherà una volta raffreddatosi.
Si trova facilmente nei negozi di alimentazione bio, quelli orientali oppure online, ma spesso e volentieri si può trovare tra i preparati per torte e dolci da forno al supermercato. Lo puoi trovare anche in barrette e fiocchi, anche se quello più facilmente reperibile è in polvere.
Ecco alcune ricette che puoi realizzare con l’agar agar
Ricette dolci
Cheesecake vegana ai lamponi
Crostata morbida alle ciliegie
Panna cotta bicolore
Vegan tart
Ricette salate
Caviale veg (!)
Formaggio di pistacchi
Marmite

Poco consumato in Italia ma molto apprezzato nel nord Europa, Australia e soprattutto nel Regno Unito, il Marmite è una crema spalmabile dal gusto intenso che si ottiene dalla lavorazione del lievito di birra. Il suo sapore è salato e molto particolare e spacca in due l’opinione pubblica, al punto tale che si parla di “Marmite effect” proprio per descrivere argomenti fortemente divisivi.
La ricetta sembra sia nata per caso a fine ‘800 per mano di un ricercatore tedesco che provò a imbottigliare lo scarto ottenuto dalla produzione della birra. Oggi a produrla è un’azienda inglese, rigorosamente nel suo iconico barattolo.
Si può spalmare sul pane per fare colazione così al naturale o con un po’ di margarina, con il burro d’arachidi è una bomba, lo puoi abbinare a verdure cotte o metterne un cucchiaino nelle zuppe per esaltarne il sapore. Ricca di proteine del gruppo B (compresa la B12 che spesso viene addizionata) è un ingrediente da mangiare con moderazione perché contiene anche sodio.
Si può trovare saltuariamente nei più grandi supermercati, oppure facilmente online. Il prezzo si aggira intorno agli 8-10 euro.
Semi di chia

Si tratta dei semi commestibili prodotti dalla Salvia Hispanica, una pianta originaria dell’America centrale e del sud, importata e coltivata ora anche in Europa.
Sono ricchissimi di calcio, sali minerali, vitamine del gruppo B e costituiscono una delle fonti vegetali principali di Omega-3 e Omega-6. Sono naturalmente senza glutine, per cui possono essere consumati da tutti.
L’ideale sarebbe consumarli crudi ogni giorno (un cucchiaino), per preservare tutte le proprietà nutrizionali. Si possono aggiungere allo yogurt, alle insalate o puoi usarli per condire risotti e cereali cotti. Puoi inoltre aggiungerli a fine cottura per decorare focacce, pane, torte.
I semi di chia sono molto diffusi, si possono trovare in tutti i supermercati (biologici e non), nelle botteghe che vendono prodotti sfusi, oppure online. Sono molto economici, una confezione si aggira intorno ai 2-3 euro.
Alcune ricette
Chia jam
Chia pudding
Plumcake al limone con semi di chia
Torta salata con spinaci e besciamella